“Sguardi sulla Fortezza”: la Fortezza vista dal cinema!
Associazione Carte Blanche | Comune di Pomarance
in collaborazione con Associazione Officina Rolandi | ITCG F. Niccolini – ITIS A. Santucci
Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra
“Sguardi sulla Fortezza” è uno tra i primi ed importanti appuntamenti che andranno a disegnare il progetto speciale triennale pensato per il trentennale della Fortezza, e che si svilupperà a livello locale, nazionale ed internazionale. L’idea in questo caso nasce dalla volontà di sublimare la profonda relazione esistente tra la storica esperienza artistica della Compagnia della Fortezza e il territorio che la ospita, creando diversi momenti di incontro in cui la compagnia possa condividere appieno con tutti, i suoi percorsi, la sua storia e la sua esperienza nei luoghi e con le persone che ne sono stati incubatrice creativa e a loro modo compagni di uno straordinario, unico e poetico viaggio lungo trent’anni.
La storia di un’utopia realizzata, un modello innovativo di promozione e gestione culturale a livello internazionale che condivide i propri percorsi col territorio che lo ospita.
SGUARDI SULLA FORTEZZA
Il teatro di Armando Punzo raccontato in film e video attraverso gli sguardi di altri registi
sabato 10 febbraio 2018
Teatro dei Coraggiosi di Pomarance ore 10.00 | Cinema Florentia di Larderello dalle ore 17.00 in poi
Una mini rassegna dedicata all’incontro tra la Compagnia della Fortezza e la “settima arte”, ovvero il cinema: un’intera giornata per scoprire come la Compagnia della Fortezza, in grado letteralmente di stravolgere il Carcere di Volterra trasformandolo da istituto di pena in istituto di cultura, generando allo stesso tempo una rivoluzione culturale senza precedenti che l’ha resa nota in tutto il mondo, è stata raccontata dal punto di vista cinematografico. Una giornata speciale di proiezioni, incontri con i registi e con Armando Punzo, e che prevede tre momenti di convivialità gastronomica nelle pause tra le proiezioni, affidati agli studenti dell’Istituto Alberghiero dell’ITCG F. Niccolini e della Sezione Graziani del Carcere di Volterra, altra esperienza che ha contribuito a rendere unica la Fortezza di Volterra.
Teatro dei Coraggiosi di Pomarance | ore 10.00
Lectio Magistralis di Lavinia Baroni rivolta agli studenti dell’ITIS Santucci e aperta alla cittadinanza e proiezione del film Mi interessa Don Chisciotte – film documentario – Italia 2008 – prod. La Voce del Dodo
Nell’ambito del ciclo di Lectio Magistralis “Ogni mestiere è un’arte, ogni arte è un mestiere” organizzato da Officina Rolandi | ingresso libero
Cinema Teatro Florentia di Larderello | dalle ore 17.00 alle ore 23.30 circa
Ingresso unico comprensivo di tre pause buffet 10 euro | l’ingresso sarà possibile in qualsiasi momento dell’iniziativa | LA PRENOTAZIONE E’ VIVAMENTE CONSIGLIATA
Progetto a cura di Cinzia de Felice/Carte Blanche
::: PROGRAMMA ::::
MI INTERESSA DON CHISCIOTTE – sarà presente l’autrice | il documentario verrà proiettato anche al Teatro dei Coraggiosi di Pomarance alle ore 10.00
riprese e montaggio di Lavinia Baroni – genere documentario – durata 46 min. colore Italia 2008
Il documentario Mi interessa Don Chisciotte è stato realizzato all’interno del carcere di Volterra in un arco di tempo che va da gennaio 2007 ad aprile 2008 ed è il risultato di molti mesi di lavoro a contatto con la realtà della Compagnia della Fortezza, la storica compagnia degli attori detenuti, diretta da Armando Punzo ed arrivata ormai al venticinquesimo anno di vita. Costituiscono parte integrante del documentario, la ripresa dello spettacolo Pinocchio. Lo Spettacolo della Ragione, andato in scena all’interno del carcere dal 23 al 28 luglio 2007 e le video interviste ad Armando Punzo e agli attori detenuti. Il video è stato girato seguendo, passo dopo passo, la realizzazione dello spettacolo ed è incentrato sulla particolarità della rappresentazione teatrale, che non ha per protagonisti gli attori detenuti, come storicamente sempre è stato, ma il regista della Compagnia della Fortezza, Armando Punzo. Questa scelta può, ad un primo sguardo, sembrare di rottura rispetto al passato, ma come scopriremo è invece un elemento di continuità utilizzato per affermare con più forza pensieri e tematiche presenti da sempre nella poetica della compagnia. Il documentario dunque si sofferma molto sulla figura del regista, sulle sue improvvisazioni teatrali e sulle motivazioni che hanno portato la compagnia a mettere in scena Pinocchio, cercando però di non tralasciare quelle che sono le storie personali degli attori detenuti, i loro pensieri sul teatro, sulla compagnia e sullo spettacolo. Per riprendere l’attività creativa della Compagnia occorre pazienza e dedizione, poiché il lavoro di Punzo è tale per cui ci sono giorni in cui si lavora intellettualmente per costruire testi e discutere sul senso da dare allo spettacolo e giorni in cui improvvisamente si svela la magia del teatro e si va avanti ore ed ore sotto il sole cocente con lunghe ed interessanti improvvisazioni, che partecipano di una forza rara.
IL CANTO DEL GARDENAL – VIAGGIO TRA LE TOMBE DI SANTO GENET – sarà presente l’autore
riprese e montaggio di Lavinia Baroni – genere documentario/backstage – durata 14 min. colore Italia 2015
Il Canto del Gardenal è stato girato tra l’estate e l’autunno del 2014. Sono trascorsi ormai sette anni dalla presentazione di “Mi Interessa Don Chisciotte”. Sette anni dalla mia prima entrata in carcere. Dovendo definire in qualche modo Il Canto del Gardenal, direi che non si tratta né di un documentario, né di un backstage. Penso che in questo lavoro sia racchiuso tutto quello che allora credevo di aver imparato durante gli anni vissuti a stretto contatto con Armando e la Compagnia. Dico “credevo”, perché in questo mestiere ci sono ben poche certezze (per fortuna) e quella che ad un certo momento può sembrare una verità inalterabile, il momento dopo vacilla, sfuma nei contorni e appare incerta, bisognosa di nuove indagini ed approfondimenti. Proprio per questo motivo, considero Il Canto del Gardenal nient’altro che un racconto di viaggio, il viaggio verso la costruzione dello spettacolo Santo Genet, ma ancor più il viaggio profondo che ha portato Armando, i suoi attori e collaboratori (compresa me) a voler tentare di dar forma ad un pensiero. La narrazione documentaristica, diversamente da quanto accade in Mi Interessa Don Chisciotte, procede per immagini. Sono pochissime le parole riprese durante il lavoro. Nessuna intervista. Si cerca di arrivare all’essenza, eliminando le sovrastrutture ad una ad una, tralasciando il superfluo e provando a raccontare la fatica, il dolore (in alcuni casi) e la bellezza sfolgorante che è nata da quell’indimenticabile spettacolo che è stato ed è il Santo Genet della Compagnia della Fortezza.
Lavinia Baroni è nata e vive a Pisa, ha conseguito la laurea specialistica in Arti e Tecniche del Cinema Digitale presso l’Università di Roma La Sapienza e dal 2006 collabora come videomaker freelance con la Compagnia della Fortezza di Armando Punzo, curando la documentazione delle prove, delle repliche e realizzando le scenografie video per gli spettacoli. Collabora inoltre con l’Istituto TeCIP della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con Piaggio Group, Wide Magazine, Piaggio Commercial Vehicles, Museo Piaggio e con altri enti ed aziende, studi grafici e compagnie teatrali. All’interno della sua filmografia hanno particolare rilievo gli spot pubblicitari, i cortometraggi, i videoclip musicali, i teaser teatrali, i backstages, i video industriali ed i video di eventi e spettacoli teatrali. Ha al suo attivo 6 documentari: “Mi Interessa Don Chisciotte” 2008, “I ragazzi del Cinema Splendor” 2010, “Verde Comune” 2011, “Skills” 2012, “IMMAGINIamoci DIVERSAmente” 2013 e ” Luigi Pellegrin – Visioni di Architettura a Pisa” 2015.
LA COMPAGNIA DELLA FORTEZZA
regia Fabrice Michel e Vanessa O’Reilly – genere documentario – durata 27 min. colore Italia 1997
prod. Fabrica-centro di ricerca sulla comunicazione di Oliviero Toscani
Il film è girato nell’agosto 1997, con gli attori della Compagnia della Fortezza impegnati, sotto la direzione di Armando Punzo, nel riallestimento degli spettacoli I Negri di Jean Genet, The Brig di Kenneth H. Brown e Marat-Sade di Peter Weiss.
Oliviero Toscani è nato a Milano nel 1942 e ha studiato fotografia e grafica all’Università Delle Arti di Zurigo dal 1961 al 1965. Conosciuto internazionalmente come la forza creativa dietro i più famosi giornali e marchi del mondo, creatore di immagini corporate e campagne pubblicitarie attraverso gli anni per Esprit, Chanel, Robe di Kappa, Fiorucci, Prenatal, Jesus, Inter, Snai, Toyota, Ministero del Lavoro, della Salute, Artemide, Woolworth e altri. Come fotografo di moda ha collaborato e collabora tuttora per giornali come Elle, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar, Esquire, Stern, Liberation e molti altri nelle edizioni di tutto il mondo. Dal 1982 al 2000, ha creato l’immagine, l’identità, la strategia di comunicazione e la presenza online di United Colors of Benetton, trasformandolo in uno dei marchi più conosciuti al mondo. Nel 1990 ha ideato e diretto Colors, il primo giornale globale al mondo, e nel 1993 ha concepito e diretto Fabrica, centro di ricerca di creatività nella comunicazione moderna.
Dopo quasi cinque decadi di innovazione editoriale, pubblicità, film e televisione, ora si interessa di creatività della comunicazione applicata ai vari media, producendo, con il suo studio, progetti editoriali, libri, programmi televisivi, mostre ed esposizioni. Dal 2007 Oliviero Toscani inizia Razza Umana, progetto di fotografia e video sulle diverse morfologie e condizioni umane, per rappresentare tutte le espressioni, le caratteristiche fisiche, somatiche, sociali e culturali dell’umanità, toccando più di 100 comuni italiani, lo Stato di Israele, la Palestina, il Giappone e per le Nazioni Unite, il Guatemala. Da quasi trent’anni è impegnato al progetto: Nuovo Paesaggio Italiano, progetto contro il degrado dell’Italia. Il lavoro di Toscani è stato esposto alla Biennale di Venezia, a San Paolo del Brasile, alla Triennale di Milano e nei musei d’arte moderna e contemporanea di tutto il mondo.
Ha vinto numerosi premi come quattro Leoni d’Oro, il Gran Premio dell’UNESCO, due volte il Gran Premio d’Affichage, e numerosi premi degli Art Directors Club di tutto il mondo. È stato vincitore del premio “creative hero” della Saatchi & Saatchi. L’Accademia di Belle Arti di Urbino gli conferisce il premio Il Sogno di Piero e riceve dall’Accademia delle Belle Arti di Firenze il il titolo di Accademico d’Onore.
Oliviero Toscani è socio onorario del Comitato Leonardo e della European Academy of Sciences and Arts.
NELLA TANA DEL LUPO – sarà presente l’autore
regia Matteo Bellinelli – genere documentario – durata 54 min. colore Svizzera 2004 – prod. RSI – Radiotelevisione Svizzera
Ogni mattina, da quindici anni [ndr: oggi trenta], Armando Punzo varca la soglia della Fortezza di Volterra, in Toscana, e comincia a lavorare. Punzo è napoletano, e di professione fa il regista teatrale. La Fortezza di Volterra è un carcere di massima sicurezza che ospita ergastolani e detenuti condannati a lunghe pene, quasi tutti meridionali. Dei circa duecento carcerati, una cinquantina fa parte della “Compagnia della Fortezza”, un gruppo teatrale composto esclusivamente da detenuti che, attraverso anni di duro lavoro, di impegno, di sacrificio e di inesauribile entusiasmo, è diventato una delle compagnie teatrali più note e apprezzate in Italia, richiesta da molti festival e teatri in Italia e in Europa. Il problema è che i componenti della “Fortezza” sono detenuti, e quindi non possono lasciare il carcere. Ma sono anche degli straordinari attori, che trasudano passione e verità, e i loro spettacoli -grazie al genio di Armando Punzo – sono sempre audaci, innovativi e profondamente emozionanti. Che fare, se sei un attore, uno di quelli veri, che sa cantare, ballare e recitare e che vive il teatro sulla propria pelle, ma non puoi dimostrare il tuo talento e non potrai mai vivere del tuo lavoro? Il documentario racconta le ultime settimane di prove che hanno preceduto la “prima” del loro ultimo spettacolo [ndr: il riferimento è a “I Pescecani ovvero quello che resta di Bertolt Brecht”, anno 2003] che ha avuto luogo nel cortile della Fortezza di Volterra, l’appassionato incontro con il pubblico durante la prima, ma soprattutto la storia di uomini feriti che chiedono, perché ormai cambiati e diversi, una seconda e migliore occasione di vita. Un piccolo miracolo, e un grande esempio di come il carcere possa essere anche una sorprendente occasione di risocializzazione e un insperato stimolo educativo e culturale.
Matteo Bellinelli è uno dei più apprezzati documentaristi nel panorama europeo. Nato a Lugano nel 1950, si diploma alla Rio Linda High School, Sacramento, California, nel 1968 e prosegue gli studi universitari a Parigi, licence en philosophie nel 1973 e poi nel 1975 Maîtrise en Philosophie Morale. Nel periodo 1969-76 è collaboratore della RSI (Radio della Svizzera Italiana) a Lugano e dal 1974 della TSI come produttore, giornalista, autore e regista. In quarant’anni di attività ha realizzato numerosissimi documentari e fiction per la televisione, con una chiara chiave di lettura: ciò che conta, per Bellinelli, è la curiosità che lo spinge a fare sua una storia per poi donarla al pubblico.
MUSS ES SEIN…MUSIC! – LA MUSICA NELLE STRADE
regia di Antonia Moro – collaborazione artistica Armando Punzo – genere videoclip – durata: 3’20” / 7’00” min. colore Italia 2005 – prod. Antonia Moro, Nicola Toscano, Massimo Guerrieri
Il videoclip nasce durante la registrazione del brano Muss Es Sein? (cover di Leo Ferré) dei Les Anarchistes all’interno del Carcere della Fortezza. Le riprese scorrono continuamente, anche nei momenti di “non-lavoro” fuori e dentro il carcere, intervallate da alcune interviste ai musicisti del gruppo. Sono state realizzate due versioni: una della durata di 3’20” interpretata da Mimoun El Barouni, Adamo Salatino e Sabino Mongelli; l’altra di 7′ dove tutti i ragazzi della Compagnia della Fortezza recitano e cantano ognuno nella propria lingua. Una commistione di etnie si muove creando ritmi free-jazz
Antonia Moro vive e lavora a Roma. Laureata in Scienze Politiche con una tesi in Economia e Politica dello Sviluppo, dopo aver collaborato con l’Unicef e in diverse Organizzazioni Non Governative ha realizzato video documentari, ricerche e valutazioni di progetti. Si è specializzata in cinematografie minori dando vita insieme ad altri esperti e appassionati ad un’associazione culturale che per anni è stata punto di riferimento del cinema off nella capitale “L’altro baobab”. Dal 1998 lavora in Rai.