Laboratorio R.E.M.S. 2019
LUI E IL BAMBINO
la favola della conoscenza
apertura del laboratorio condotto da Armando Punzo presso la R.E.M.S. di Volterra
Venerdì 20 Dicembre 2019 – ORE 16.00 – R.E.M.S. Volterra
ingresso su invito previa autorizzazione
con i partecipanti al progetto “Le parole lievi. Come incrinare il principio di realtà per allontanarsi da un’umanità apparentemente immutabile”
Evans Amankana, Ilaria Bachechi, Laura Baglio, William Baldan, Federico Bigotti, Dario Capecchi, Francis Ehichioya, Francesca Fanciulli, Rebecca Favilli, Loris Frustillo, Fabrizio Fruzzetti, Emilio Lebiati, Ludovica Lepore, Edi Marini, Giancarlo Martines, Daniela Marzetti, Atimdje Memed, Nino Milenkowic, Francesco Natalini, Antonella Notaro, Giulj Raglianti, Emiliano Ricci, Mohamed Salih, Rita Scarselli, Leonardo Viggiano
musiche originali e drammaturgia sonora dal vivo Andrea Salvadori
miniature dei personaggi realizzate da Emanuela Dall’Aglio con la collaborazione di Fabio Valentino, Tarek Omezzine, Tony Waychey, Domenico Prospero, Saverio Barbera
miniature degli oggetti di scena Yuri Punzo, Tarek Omezzine, Endrit Bajra, Tony Waychey
allestimento scenografico Alessandro Marzetti
drammaturgia Armando Punzo con la collaborazione di Fabio Valentino, Alice Toccacieli
collaborazione artistica Elisa Betti, Giulia Guastalegname, Francesca Tisano
laboratorio di percussioni condotto da Marzio del Testa
organizzazione generale e coordinamento Domenico Netti
amministrazione Giulia Bigazzi
documentazione video/fotografica Nico Rossi / VaiOltre!
cura del progetto Cinzia de Felice
Un progetto di Carte Blanche / Compagnia della Fortezza sostenuto da Società della Salute Alta Val di Cecina e Az. USL Toscana Nord Ovest
Può un uomo ergersi al di sopra del suo essere uomo? Può rifiutarsi di essere imperfetto? Sfidare se stesso e il mondo? Disconoscere leggi secolari ritenute inviolabili? Desiderare ardentemente la libertà? Intraprendere un lento inesorabile viaggio di allontanamento da sé alla riscoperta della pura innocenza? Cercare la felicità in questo viaggio?
Lo scorso anno abbiamo cominciato un percorso con gli ospiti della Rems, lavorando sul tema del distacco da sé, lo stesso che stavamo affrontando con la Compagnia della Fortezza. Ci è venuto in aiuto Il Verbo degli Uccelli, poema sufi di Farid ad-din-Attar, che racconta con una straordinaria metafora la nostra paura tutta umana di allontanarci da ciò che conosciamo e che stiamo per metterci alla ricerca del nostro vero volto. Quella stanza bianca in fondo all’ospedale, asettica, fredda, certamente non adatta al teatro, ogni volta spariva per far posto a quel luogo mitico, caldo, accogliente, che stavamo cercando dentro di noi. Quest’anno il lavoro si è intrecciato in modo ancora più deciso con temi, immagini e atmosfere che da cinque anni stanno emergendo intorno a una saga a cui abbiamo cominciato a dare vita con la Fortezza, un avventuroso viaggio nelle profondità del sé. I due protagonisti di questo particolare romanzo di formazione, Lui e Il Bambino, sono approdati per ora nella valle della ricerca e in quella dell’amore, e s’incammineranno poi verso le successive cinque valli, altri luoghi (interiori) sempre più astratti, lontani dalla vita ordinaria, popolati da figure meravigliose che ci ricordano che abbiamo in noi qualità nascoste che bisogna far emergere dai pozzi in cui le abbiamo relegate. Quando ho ricominciato a lavorare alla Rems mi sono reso conto che proprio con gli attori speciali incontrati lì potevo provare a raccontare questa storia tutta da capo, per intero, sotto una luce che la rendesse ancora più straordinaria, perché proprio loro, come dèi, avrebbero assunto il ruolo di quella forza della natura che muove i destini degli uomini e li aiuta a realizzarli. Con l’aiuto degli attori della Fortezza, che hanno costruito per noi una cinquantina di miniature dei personaggi e degli elementi scenografici, proviamo quindi a rimettere in scena in un linguaggio diverso i tre spettacoli della Fortezza degli ultimi cinque anni. Ripercorriamo le tre tappe del viaggio rivelando che a disegnarne la mappa sono proprio loro, gli attori della Rems.
Armando Punzo