La Compagnia della Fortezza al Gabinetto Vieusseux
Si aprono ufficialmente le celebrazioni per i venticinque anni di teatro della Compagnia della Fortezza con una serata speciale al Gabinetto Vieusseux di Firenze.
26 giugno ore 17:00
Gabinetto Vieusseux di Palazzo Strozzi
Piazza degli Strozzi – Firenze
MERCUZIO E ALTRE UTOPIE REALIZZATE
25 anni di teatro della Compagnia della Fortezza
Una serata speciale per raccontare i venticinque anni di teatro della compagnia attraverso la presentazione dei brani di alcuni spettacoli storici e i racconti di critici, amici e studiosi che ne hanno seguito e condiviso la storia.
con Armando Punzo
e gli attori della Compagnia della Fortezza: Aniello Arena, Francesco Felici, Massimiliano Mazzoni, Giuseppe Venuto.
Interverrà:
Cristina Scaletti – Assessore alla Cultura, Turismo e Commercio Regione Toscana
Racconti di:
Alessandro Agostinelli
Gianfranco Capitta
Goffredo Fofi
Mario Francesconi
Pier Giorgio Giacchè
Maria Teresa Giannoni
Massimo Marino
Gabriele Rizza
Giacomo Trinci
Cristina Valenti
Sarà presente Tommaso Gurrieri di Edizioni Clichy per presentare il progetto editoriale sui 25 anni della Compagnia della Fortezza
L’impossibile come scelta, come utopia, come necessità,
ma anche come stato o condizione.
L’impossibile come attitudine della mente e del corpo
attraverso cui spingersi alla ricerca di una propria espressione.
Venticinque anni fa Armando Punzo ha concepito e battezzato una rivoluzione culturale e sociale: trasformare il carcere in luogo di cultura, ed ancora oggi la cavalca senza scendere a patti o a compromessi. Il carcere di Volterra è rimasto la sua casa, per quello che è un esilio volontario, un ergastolo voluto, una scelta di vita. Con tutte le sue energie, sta oggi lavorando per realizzare un sogno: creare il primo Teatro Stabile in un Carcere. Sogno e necessità, provocazione e lucida follia, concretizzazione di un’altra impossibilità: quello che da sempre ha segnato la storia di Armando Punzo e della Compagnia della Fortezza .
Una sfida estrema in cui si lanciarono Armando Punzo, l’illuminato, allora direttore del carcere, Renzo Graziani e gli agenti di polizia penitenziaria del carcere (prima contrari e dubbiosi e poi col tempo divenuti i più strenui sostenitori), e che oggi è già storia: trenta spettacoli in venticinque anni di vita; migliaia di persone che ogni anno chiedono di poter assistere alle repliche estive degli spettacoli in carcere durante il Festival VolterraTeatro; da otto anni la possibilità di circuitare (grazie all’applicazione dell’art.21 dell’Ordinamento Penitenziario) nei maggiori teatri, festival e rassegne di tutta Italia e soprattutto il sostegno e la stima da parte della stampa e del mondo della cultura internazionale.
Una compagnia che in uno spazio improbabile, ovvero una ex-cella di tre metri per nove, riconvertita in teatro, vede incontrarsi ogni giorno dalle venti alle cinquanta persone che leggono, discutono, elaborano, progettano, provano, costruiscono, forti e oramai consapevoli della grandezza e della condivisione dell’idea di poter essere altro, di poter fare altro. Mettersi alla prova per ricercare se stessi ed una nuova identità culturale e personale. Ed il teatro si è dimostrato essere la sponda perfetta per questo bisogno, nemmeno tanto latente. Via tutto il superfluo, per riscoprire ogni volta, ogni giorno, la funzione originaria del teatro, scoprendo un linguaggio nuovo, che si nutre di fatti concreti della vita. Per Armando Punzo, paradossalmente, il carcere è diventato il luogo dove reinventare il teatro e restituirgli la sua necessità.
Una serata per raccontare venticinque anni di teatro della Compagnia della Fortezza.
Un teatro indissolubilmente legato alla sua biografia.
Attraverso i frammenti di alcuni degli spettacoli più importanti, ne ripercorriamo la storia, e grazie anche ai contributi di amici, critici, rappresentanti delle istituzioni di ora o di un tempo e studiosi che da sempre sono stati spettatori di quest’esperienza, ma che ora fanno parte, a tutti gli effetti, della vita, della storia e della realizzazione di questa utopia.
L’opera dell’artista Mario Francesconi, che quest’anno accompagna lo sviluppo creativo del nuovo lavoro su Genet della Compagnia della Fortezza, sarà presente con tutta la sua emozionante forza.
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Info:
Gabinetto Vieusseux
Piazza degli Strozzi – Firenze
Tel. 055 288342 – Fax 055 2396743
www.vieusseux.fi.it – manifestazioni@vieusseux.it