Amleto
da William Shakespeare
regia Armando Punzo
musiche Pasquale Catalano
collaborazione artistica Nicola Rignanese
scene e costumi Valerio Di Pasquale con la collaborazione di Gianni Gronchi, Grazia Pagetta
si ringraziano per la collaborazione Laura Cleri, Luisa Raimondi
videomaker Andrea Salvadori
un ringraziamento particolare a Giacomo Trinci
con i detenuti-attori della Compagnia della Fortezza Maurizio Amoroso, Aniello Arena, Enrico Avarello, Alfonso Avella, Saverio Barbera, Maffeo Bellicini, Nicola Camarda, Marco Cardia, Franco Costa, Piero Costanzo, Giuseppe Di Cosola, Ludovico Di Leva, Salvatore D’orsa, Salvatore Famà, Gjoni Feta, Giuseppe Ficarri, Giuseppe Fortebracci, Pasquale Fraietta, Bruno Fruzzetti, Franco Grillo, Zouair Korachi, Fabio Lazzareschi, Antonio Linguanti, Antonio Mammino, Biagio Manni, Santolo Matrone, Enzo Mastropiero, Maurizio Mazzei, Agostino Milone, Sebastiano Minichino, Matteo Monteseno, Rino Nappi, Dino Paradiso, Costantino Pietragallo, Mario Quaranta, Gennaro Russo, Adamo Salatino, Guglielmo Sarullo, Antonio Scarola, Ferdinando Sclemmer, Nazareno Ubaldini, Emanuele Vezzoli, Umberto Vittozzi, Antonio Zaccaro, Mario Zidda
produzione Carte Blanche
con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana, Provincia di Pisa, Centro Formazione Professionale Volterra, Comune di Volterra, Azienda USL5 Volterra
Non si può ridurre la forza dell’Amleto a sola rappresentazione se vogliamo spingerci più in là del teatro e far sì che questa tragedia ci parli ancora.
Altri autori prima di noi hanno distrutto l’involucro dell’Amleto facendo emergere di nuovo le domande che in esso Shakespeare ha posto. Basti pensare a Laforgue, Müller e tutti gli altri che hanno in qualche modo vissuto e non rappresentato il dramma di Amleto.
La Compagnia della Fortezza costituisce un caso veramente unico nel panorama teatrale italiano ed internazionale, sia sotto il profilo umano che sociale. Quando il lavoro di Armando Punzo cominciò all’interno della Casa di Reclusione, si trattò di una scommessa a cui pochi credevano. Creare una compagnia teatrale all’interno del carcere, facendo lavorare solo gli ospiti di quella struttura, veniva considerata un’opera certo meritoria, sotto il profilo umano e sociale, ma sicuramente non foriera di risultati rilevanti sotto il profilo artistico. Ebbene, a distanza di qualche anno, possiamo dire con certezza che Armando Punzo ed i suoi quella scommessa l’hanno vinta. Il gruppo si è trasformato in una vera e propria compagnia teatrale che ottiene importanti riconoscimenti artistici e giudizi sempre positivi della critica specializzata e del pubblico. L’esperienza condotta in questi anni da Carte Blanche all’interno del Carcere di Volterra è un esempio di come la cultura possa vivere nei luoghi più impensati e alimentarsi nelle situazioni più difficili.
prima rappresentazione
16, 17, 18, 19 luglio 2001
Carcere di Volterra
un ricordo a Renzo Graziani