Onironauti
Presentazione pubblica del murales di Nico Lopez Buchi in via Garibaldi – Pomarance
Sabato 14 dicembre presentazione alla cittadinanza
ore 11.15 presentazione alle scuole medie e superiori
ore 17.30 presentazione alla cittadinanza
a seguire dalle 18.30 alle 21.00
DJ set /Live Quei bravi ragazzi Presso Bar Ganesh 0588
L’onironauta sogna con la consapevolezza di stare sognando, quale sognatore “lucido”, può arrivare a esplorare e modificare il sogno a proprio piacimento.
Il primo di una serie d’interventi di arte pubblica nei comuni della Alta Val Di Cecina a partire da Pomarance e Volterra.
Si tratta di un percorso sviluppato all’interno del maxi progetto Sogni e Bisogni , con capofila Carte Blanche curato da Cinzia de Felice e con un partenariato di 31 soggetti, tra cui i comuni di Pomarance, Volterra, Montecatini Val di Cecina, Castelnuovo Val di Cecina e Monteverdi Marittimo, sostenuto da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
L’intenzione è di piantare semi di cambiamento utilizzando un percorso artistico come metodo di comunicazione e di confronto tra giovani e territorio.
La finalità invece è di creare un opera di restituzione che veda protagonista il risultato di tale percorso, i giovani e i loro sogni.
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Ci vuole tempo per farsi un’opinione.
Spesso gli occhi vedono solo ciò su cui la mente è concentrata, non è una distrazione, è una necessità.
All’una circa, in questi giorni passati a Pomarance, i ragazzi che escono dalle scuole, tornando a casa, passano di fronte al mio murale.
Li osservo da un cestello alto 3 piani collocato praticamente in mezzo alla strada. Sono studenti delle medie, forse delle superiori, non lo so.
Si spingono, scherzano, si scrollano di dosso il ruolo dello studente e quasi tutti hanno in mano lo smartphone e spippolano: alcuni immersi nel virtuale, alcuni guardano video tutti insieme mentre camminano.
Passano accanto alla parete, alcuni si appoggiano su di essa.
Quasi nessuno di loro si accorge che fino a ieri era bianca mentre oggi è completamente colorata di un color indaco scuro intenso,
in maniera direi tranquillamente invasivo.
Alcuni se ne accorgono ed esclamano: “ah, si, l’avevo visto su Facebook!”.
Alle 17 qualcosa succede: comincia ad intensificarsi un certo traffico di automobili, le persone escono da lavoro, escono di casa e in molti passano dalla strada dove io sto dipingendo.
Durante il resto della giornata sono per lo più pensionati, casalinghe e impiegati a passare da quella via. Tutti si fermano a vedere il mio lavoro e a commentare. Tanti mi chiedono se ho bisogno di qualcosa, di un caffè, mi chiedono se ho fatto colazione, merenda.
C’è il pensionato fenomeno, c’è lo specialista, l’appassionato d’arte, il vip, l’ostinato e contrario, ci sono le comari, le eterne prese bene, il dipendente Enel, gli uomini da marciapiede, quelli da bar, non manca nessuno.
Ognuno di loro, in maniera più o meno consapevole, sta costruendo il proprio giudizio, ascoltano le reazioni che da dentro stanno plasmandosi e si informano direttamente sugli aspetti logistici più straordinari: uno mi ha chiesto se i tappini degli spray sono biodegradabili, ed io, non avevo una risposta.
Stranamente sono gli anziani ad essere più impulsivi e a dire la loro di getto.
Bhè io ieri ho finito il mio lavoro pittorico, adesso lascio un paio di giorni a tutti per chiaccherarne liberamente, per usare la fantasia.
Sabato alle 18:00 lo inaugureremo. Ci sarà un dj-set a cura di Quei Bravi Ragazzi e un aperitivo gentilissimamente offerto dal bar Ganesh 0588, ma soprattutto ci saremo io e Cinzia de Felice (la curatrice del progetto ONIRONAUTI) a presentare questo intervento: vi racconterò come questa idea nasce, come il suo desiderio principale sia dare voce ai sogni dei giovani di questo amabile paese, il cui desiderio più comune è andarsene via per fare esperienze nel mondo e per poi tornare in questo luogo di vita, dove si sentono protetti, dove è facile vivere e dove la solidarietà ancora non è morta.
Balene, albatros, odio, amore, fragilità, sogni, bisogni.
Farsi un’opinione richiede tempo.
Di questo parlavamo al bar col caro Enrico Pantani.
Sono passato una vita sotto la Porta all’Arco di Volterra tornando da scuola, ma solo a 32 anni mi sono fermato a piangere di fronte alla sua straordinaria bellezza. A volte non bastano millenni di storia a far comprendere la forza e la bellezza, o anche la bruttura e l’ingiustizia. Non ho quindi alcuna pretesa che il mio intervento piaccia, non ho neanche l’interesse di saperlo, il gusto è personale, ma sono invece profondamente interessato a condividere, con la cittadinanza e con gli ospiti che vorranno farmi l’onore di partecipare, un momento di restituzione, di scambio, per ringraziare e per fissare nella storia della mia vita anche questo bel ricordo, che la vita è breve e tortuosa e tutti noi dobbiamo fare del nostro meglio per spendere il tempo, questa preziosità incontrollabile, costruendo quanta più bellezza possibile.
Di questo parlavamo con Paola al bar e con Filippo a pranzo in questi giorni, perchè si sa, il paese parla!
Vi aspetto!
NICO LOPEZ BRUCHI
Si ringraziano
Il Comune di Pomarance, per la grandissima disponibilità e per essere stato sempre al nostro fianco durante tutto il percorso, gli sponsor tecnici e in particolare Edil.Coi. Srl per aver fornito la piattaforma elevatrice, l’associazione Officina Rolandi (anche partner del progetto) per il supporto organizzativo, l’associazione studentesca Vai Oltre!,
i commercianti, gli amici e tutta la cittadinanza di Pomarance per l’accoglienza e il grande sostegno morale e operativo
e Massimo Filippi per l’entusiasmo e la disponibilità con cui ci ha dato
la possibilità di realizzare l’opera sul suo palazzo.
La locandina