Giuseppangela Campus – Ecce Donna
lunedì 25 novembre ore 17.30
UNICOOP Volterra – Piazzale Colombaie
Il 25 novembre 2019 nell’ambito delle iniziative per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Comune di Volterra presenta l’installazione ECCE DONNA di Giuseppangela Campus curata da Officina Rolandi e Carte Blanche, in collaborazione con UNICOOP Firenze.
Grazie alla forte volontà del Comune di Volterra, alla disponibilità e sensibilità della Unicoop di Firenze-sezione Volterra, e all’importante lavoro culturale che svolgono sul territorio le associazioni Carte Blanche/Volterra e Officina Rolandi/Pomarance, allestire una mostra di opere d’arte in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, attivando reti tra soggetti istituzionali, importanti cooperative di consumatori e associazioni culturali, fa assumere, alla sinergia creata, significati che vanno oltre le motivazioni alla base dell’iniziativa, che diviene così un impegno condiviso e comune e propone una nuova forma di organizzazione e di produzione culturale e sociale.
Un modo originale di decentramento del fare e del fruire per stabilire e proporre un denominatore comune di valori condivisi.
Note critiche
Citando la critica d’arte Elisa Favill: “La banalità del male è portata all’interno del supermercato, in quegli spazi che l’antropologo francese Marc Augé, definì Non Luoghi, per la loro assenza identitaria, per quella astrazione che essi generano nella loro condizione di luoghi di passaggio, di ambienti dove è negata la consapevolezza umana dal senso di familiarità e appartenere ad un vissuto sociale…L’artista sarda, dispone le tappe della sua Via Crucis laica come manifesto tra i corridoi della merce ordinata negli scaffali del supermercato, offrendo ad ogni attore la consapevolezza del gesto e del reato espresso nei simboli di un martirio che, nel tempo presente, ferisce per la banalità di un male che si nasconde dietro l’egoismo del vissuto quotidiano. “
La tecnica adoperata, le citazioni dalla classicità (Giotto, Masaccio, Mantegna, Bernini, Artemisia Gentileschi…) l’iconografia Pop hanno permesso di sublimare le immagini di violenza per attenuarne l’orrore perché, come dice Giorgio Caproni: “In poesia occorre ridurre il rumore delle parole per migliorarne il silenzio e aumentarne così la potenza espressiva.”
Note sull’esposizione
Ecce donna è un lavoro composto da 14 tavole come una Via Crucis. Un viaggio nell’iconografia delle figure del sacro e della mitologia del tre, quattro, cinque, seicento dell’Arte Italiana (Giotto, Masaccio, Mantegna, Bernini…) che si sviluppa come percorso nella storia della violenza di genere, sottoforma di poster.
Una violenza che si manifesta graficamente, in modo allegorico, nell?isolamento delle figure a evidenziare il dramma interiore che caratterizza la condizione della donna, la solitudine ed il silenzio che tutto avvolge. Una traslazione iconologica pensata a sottolineare il carattere universale della crudeltà che persiste nella sua abituale brutalità.
Il martello, il fucile, la pistola, la tanica di benzina, la bottiglia di acido, il sasso, il pugno, il coltello sono oggetti e gesti di offesa, utensili e reperti del crimine, prove, di una cronaca infinita della quotidiana “banalità del male”.
Quindi Arte come denuncia, linguaggio delle emozioni, per andare oltre i tabù e i limiti delle parole per sensibilizzare, per riflettere, per smuovere le coscienze e contrastare le aberrazioni della cultura maschilista che trova, purtroppo, spazio e risonanza nei mezzi di comunicazione di massa, nella pubblicità, nello sport, nel lavoro, nella società tutta.