Pinocchio. Lo Spettacolo della Ragione – primo studio
drammaturgia e regia Armando Punzo
prima assoluta
scene Alessandro Marzetti
costumi Emanuela Dall’Aglio
movimenti Pascale Piscina
assistenti alla regia Stefano Cenci, Laura Cleri
ricerche musicali e suono Barnaba Ponchielli
collaborazione artistica Manuela Capece, Giacomo Brunetti, Andrea Salvadori
collaborazione alla drammaturgia Maurizio Braucci
assistente ai costumi Silvia Bertoni
collaborazione al progetto Luisa Raimondi
organizzazione generale Cinzia de Felice
coordinamento Serena Scali
direzione tecnica Carlo Gattai, Fabio Giommarelli
fonico Marco Ribecai
assistente stagista Alessandro Marinelli
assistente volontaria Lavinia Baroni
con i detenuti attori della Compagnia della Fortezza Egidio Ancora, Aniello Arena, Alessandro Astro, Gennaro Buonomo, Placido Calogero, Nicola Camarda, Pasquale Cavallaro, Luigi De Micco, Vittorio De Vincenzi, Abderrahim El Boustani, Kabil Abderahim, Nicola Esposito, Pasquale Frasconà, Giampiero Ghirotti, Francesco Innocenti, Gaetano La Rosa, Massimo La Spina, Massimo Leone, Raimondo Lorenzano, Antonino Mammino, Gianluca Matera, Santolo Matrone, Sebastiano Minichino, Mourad Moussayer, Ernesto Pappalardo, Andrea Pezzoni, Nikolin Pishkashi, Maurizio Pozzati, Angelo Privitera, Adamo Salatino, Bin Salah Salem, Jamazi Sami, Gianfranco Sestili, Domenico Todisco, Umberto Vittozzi, Edrisa Wadda, Mario Zidda
con la partecipazione di Isabella Brogi, Marco Bagnai e Antonio Chierici
e con gli allievi della Squola di Teatro Popolare di Volterra: Giovanni Baronti, Luana Bartolini, Sergio Bigazzi, David Brogi, Sara Burchielli, Riccardo Cipriani, Claudio Del Colombo, Graziella Galgani, Enrico Grandi, Elena Guelfi, Gregorio Mariottini, Luciana Mascolo, Maria Rosa Menicucci, Roberto Pardo, Perferina Perferi, Elena Pieri
con il contributo di Comune di Volterra e Progetto Sipario Aperto
lo spettacolo è stato prodotto grazie all’attivazione del Corso di Formazione Professionale “Il Mestiere dell’Attore”, Matricola PI 20070263 anno 2007, Progetto n° 14616
un ringraziamento speciale a Giacomo Trinci
produzione Carte Blanche – Centro Nazionale Teatro e Carcere/VolterraTeatro, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana, Comune di Volterra, Provincia di Pisa, Centro Formazione Professionale Volterra, Cassa di Risparmio di Volterra, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra
Del Pinocchio il percorso inverso.
Fino a ritornare un pezzo di legno e ancor più indietro l’albero da cui proviene. Per augurarsi una foresta di alberi.
Noi siamo l’esempio di un (glorioso) fallimento.
Di fallimento in fallimento riconquistarsi la strada del (felice) non- essere.
Perchè non augurarsi quest’ansia
senza fine senza pace
pace dell’idea inversa
finzione grossolana
dei più
spettacolo senza ragione
il vostro
operetta da quattro soldi
che sfinisce tutti
senza lasciare niente
svuotati vuoti
di prevista umanità
assurda condizione
assecondata
Ricerca ossessiva di altro, di quello che c’è attraverso il teatro, il momento della creazione /azione che crea e ri-crea.
Perchè non morire di quest’ansia
fatta vita
e vivere ignari
quest’ansia fatta regola
che sia vita più della vita
la sola
e mai più uscirne
la morte sempre presente
di quello che non hai deciso
di essere
Perchè morire di questo mondo
Pensiero maledetto
Immagine falsa e menzognera
Solo Paura di isolamento
Con ossessione maniacale
non voler più esserci
Non voler più far parte
prendere parte a questa
umanità
Non si può mettere in scena
quello che non si ama
Non si può dare complicità
a quello che non vuoi
vedere e non vorresti
mai essere
non hai mai voluto essere
non si può continuare
ad appartenere
ad un progetto
insensato (anche se di madre natura umanitario)
anche se ipotizzato a fin di bene
che bene non è
sociale
che sociale non è
Nelle forme disperate
del mio teatrino interiore
non mettere in scena
prima di voler mettere in scena
eliminare
più che svelare
sottrarre attualità
più che aggiungere
per dar senso
per aggrapparsi e aver successo
sottrarsi
per comunicare quello che resta
incomunicabile
per non schierarsi e prender parte
sostituire
con quello che non c’è
con quello che non riesce
ad esser mai
Come si può ri-vedere
Come pappa ri-scaldata
L’esistenza che non esiste
Il teatro degli altri
Solo, io (lui) guardo a me che non è me.
Armando Punzo
prima rappresentazione
23, 24, 25, 26 e 28 luglio 2007
Carcere di Volterra
Si ringraziano Ministero della Giustizia – Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, Direzione, Uffici, Area Educativa e Corpo di Polizia Penitenziaria della Casa di Reclusione di Volterra, Università della Libera Età di Volterra