Teatro No
ideazione e regia Armando Punzo
con Nicola Rignanese
collaborazione artistica e scenografica Valerio Di Pasquale, Carmen Lòpez Luna
organizzazione generale Cinzia de Felice
amministrazione Isabella Brogi
coordinamento Domenico Netti
produzione Carte Blanche – VolterraTeatro
Dal diario di lavoro di Armando Punzo
16.1.97
La mancanza di coraggio.
Chiedere dov’è che uno sente dolore nel corpo……..esiste un posto preciso da rimuovere?
Lo stile di una conferenza dove parla con il pubblico.
Momenti dove recita brani di testi come conferma o intermezzo tra le cose che dice o per contraddire.
Contro il pensiero psicanalitico che ci ricaccia dentro ma non ci insegna ad agire liberi.
L’azione è dare l’impressione di Essere libero di fare e di dire tutto.
Quanto costa agire?
Non capiranno tutto, non si devono preoccupare, abbiamo scelto di fare così….non è sempre importante capire tutto…….ma ad un certo punto capiranno.
Testi di chi ha scritto e teorizzato sul teatro.
Perché si va al teatro?
Mettere in crisi tutte le convenzioni e i rituali del teatro.
Io lo so che non piace di essere chiamati in causa, anche a me da fastidio quando penso che vogliono coinvolgermi.
I dolori del giovane Werter.
Il principe costante.
Faust.
……….
Tutto quello dove si parla di accettare il dolore come parte della vita e da cui non bisogna farsi distruggere………il meccanismo che permette di trasformare il male in bene, il dolore in crescita
la ricerca di nuove forme, di una nuova forma.
Dire tanto, tanto, tanto…..quasi come una lotta contro la solitudine…… una ricerca disperata di se stessi nelle parole dei testi……….. brandelli di verità che riconosciamo dentro di noi…..amore ……frustrazioni…..paure….domande ……..domande, domande, domande, tante domande.
Tutto quello che avviene prima del teatro e dopo il teatro……la solitudine.
Julian Beck.
Prima di morire avere un attimo in cui tutta la vita passi davanti agli occhi e si possa essere felici
di aver vissuto.
Io mi ritrovo sempre dopo aver finito uno spettacolo a sentirmi più solo che mai.
Perché mi ritorna indietro così poco? è la vita che restituisce così poco in cambio?
Tutto questo non è per noi è per quelli che verranno……veramente i premi sono all’aldilà?
Non c’è ascolto.
Tutto lo spazio da colmare tra noi e gli altri come pubblico.
Anche se questo non ascolto è lo spazio da colmare, è il nostro spazio creativo, che forse non sarà mai possibile colmare.
21.1.97
Annaspare mentre si cade giù o semplicemente annaspare nell’aria alla ricerca di qualcosa che abbiamo bisogno e a cui non è facile dare un nome o che può avere tanti nomi.
Sono convinto che lui ha bisogno di fare qualcosa come è accaduto il primo giorno. Deve tirarsi fuori, esagerare, parlare direttamente al pubblico e poi recitare, passare ad un personaggio, attraversare diversi personaggi di testi riconoscibili e non; che tutto questo sia da trampolino per un altro discorso.
Quei personaggi lui li ha già recitati, è già passato attraverso loro; e che cosa ha imparato da questi?
cosa è accaduto, perché si trova lì di fronte a loro?
Armando Punzo
Teatro no. teatro no, teatro….no. teatro? No. Tracce di teatro. Si, ma non troppo. Mi rendo conto di quello che sto dicendo? No. ma l’importante è non comprendere tutto, o parte, subito. x. Pari. x. Che ora è? E’ tardi, lo stiamo perdendo. Chi? Il Paziente. Quale paziente? Il paziente spettatore. Ah,, si, capisco. OK. Presto, un clistere. Tempo, prendere tempo. Nomi, fare nomi. A morte il teatro. I Nomi. Farò i nomi. Perchè vai a teatro? Ciao grazie . Finito. baci.
Nicola Rignanese
prima rappresentazione
22, 23 luglio 1997
Teatro di San Pietro, Volterra (PI)