Naturae. La vita mancata – 1° quadro / Naturae. La valle dell’innocenza – 2° quadro
28 luglio / 2 agosto – ore 16.00 – Fortezza Medicea / Casa di Reclusione – Volterra (PI)
NATURAE. LA VITA MANCATA – 1° QUADRO
8 / 9 agosto – ore 18.30 e ore 21.30
spettacolo site specific per il Padiglione Nervi dell’ex Salina di Stato – Saline di Volterra (PI)
NATURAE. LA VALLE DELL’INNOCENZA – 2° QUADRO
Stiamo lavorando contro la Genesi, contro la condanna dell’uomo ai suoi limiti, contro il canone occidentale, contro noi stessi e ciò che definiamo realtà. Abbiamo immaginato un Lui che con coraggio si è spinto lontano in questa ricerca. Il viaggio, la fuga in avanti hanno segnato la sua esistenza, hanno dato forma al suo pensiero, alla sua interiorità fin dall’inizio della saga. Nell’opera di Shakespeare aveva intravisto l’affresco dell’umanità da cui sentiva il bisogno di allontanarsi, Beatitudo con Borges ha rappresentato la possibilità del sognarsi diverso, gli ha fatto scoprire una parte sacrificata dentro di sé, luminosa, desiderante. In Naturae si tratta di innestare questa idea nella vita. In questi due nuovi quadri il sogno a occhi aperti dell’innocenza deve mostrarsi in tutta la sua concretezza.
Armando Punzo
La storia della Compagnia della Fortezza è una storia fatta di impossibilità, continuamente superate. L’Impossibile, per noi, ha sempre rappresentato una straordinaria opportunità per dimostrare come, invece, esso fosse una luce al cui raggiungimento ambire per la costruzione di un Uomo nuovo, auspicabilmente migliore di quello che la Storia ha voluto consegnarci.
E per questo 2020 la storia ha voluto metterci davanti ad una sfida enorme, quella dell’epidemia mondiale di Covid-19. Una situazione inattesa, senza dubbio, che ha colto tutti di sorpresa, impreparati, spesso incapaci di tenere testa a un qualcosa più grande dell’immaginabile.
La Compagnia della Fortezza, ancora una volta, è riuscita a cogliere nello scenario drammatico uno squarcio attraverso il quale poter dare forma a quello che prima era impensabile. Invece che abbandonare il campo, ovvero il nostro Teatro Renzo Graziani all’interno del carcere di Volterra, il lockdown ci ha dato modo di inventare nuove forme e modi per continuare a lavorare attorno al progetto Naturae, mantenendo intatto il rapporto tra tutti i componenti di quella casa accogliente che è la Compagnia della Fortezza. Nessuno è stato tagliato fuori, grazie anche alla lungimirante e generosa disponibilità della direzione del carcere (ovviamente restando nei parametri di quanto ammesso dalle nuove disposizioni del DAP), assieme alla quale, quotidianamente, sono state studiate soluzioni che permettessero di non abbandonare il presidio cultural-teatrale che è il pane quotidiano per tanti dei nostri attori reclusi.
L’idea di rilanciare è insita nella natura della Fortezza. Quando tutto induceva a considerare più logico e più semplice fermarsi ad aspettare tempi migliori, per noi non c’è stato alcun dubbio: la nostra filosofia, la nostra visione di vita non prevede arrendevolezza, silenzio, pause. Andare in scena, come da più di trent’anni a questa parte, non poteva essere “una” opzione: era “l’” opzione, l’unica ammissibile.
Non possiamo fare finta di nulla: le limitazioni, le prescrizioni, le misure contro il contagio valgono anche e soprattutto anche per la “bolla” che è il carcere. Quest’anno non sarà possibile accogliere i grandi numeri a cui siamo, e siete, da sempre abituati. L’appuntamento in carcere sarà un’occasione per assistere in intimità al lavoro che la Compagnia ha sviluppato in questo inverno, un preludio a quello che verrà poi presentato l’8 e il 9 agosto al Padiglione Nervi dell’ex Salina di Stato.
In tempi di anomalie, vogliamo anche noi ribaltare quelle che sono le consuetudini e invitare le istituzioni, gli operatori, gli amici e tutti coloro i quali ci sostengono in ogni modo ad accompagnarci anche in questo capovolgimento: quest’anno la Compagnia della Fortezza andrà in scena con Naturae. La vita mancata – 1° quadro dal 28 luglio al 2 agosto ore 16.00 (ingresso in carcere dalle ore 15.30). Oltre ad un numero limitato di giornalisti, saranno ammesse all’ingresso solo quindici persone al giorno, quindici persone che testimonieranno quale profondo valore simbolico possa avere lo sforzo di aver lavorato tutto l’anno in condizioni proibitive, l’avere rinunciato al progetto di presentare delle aperture anche in primavera e arrivare al tradizionale appuntamento estivo dello spettacolo dovendo rinunciare all’abituale bagno di folla che connota questo momento.
Chiediamo a tutti, in maniera altrettanto simbolica, di sostenere l’eccezionalità del momento e la consapevole scelta fatta dalla Compagnia di voler ancora una volta affermare il proprio esserci, a qualunque costo, e l’imprescindibilità che la cultura deve avere in una società che davvero intende ripartire mettendosi alle spalle le brutture che l’hanno segnata negli ultimi tempi.
Il mondo dello spettacolo pagherà a lungo lo scotto dell’emergenza Covid al pari di tante altre realtà ma, a differenza di tanti altri settori, chi opera in ambito culturale sa già a priori che continuerà a essere bistrattato da chi, a causa di una tara dura da scalfire, intende relegarlo al ruolo di cenerentola rispetto ad altre presunte priorità. Questo ci induce a voler dimostrare come, invece, la cultura debba essere pensata come lo strumento in grado di riattivare coscienze e forze inespresse, dando dimostrazione di coraggio e forza propulsiva al senso civico di una comunità.
Eccoci allora a proporre un modo davvero inconsueto per provare a restare vicini in tempi di distanziamento che può essere fisico, ma non deve essere sociale né di pensiero né di affinità. Vi chiediamo di partecipare a un gioco che gioco non è, tutto sommato, per noi.
L’andare in scena è un imperativo, un obbligo irrinunciabile per l’intera Compagnia della Fortezza. Non sarebbe da noi. Così come sarebbe un torto per tutti voi che ci sostenete. È un modo di operare che trascende da ogni considerazione di altra natura, in cui conta solo affermare il proprio esserci e affermarlo al massimo del proprio splendore, anche quando tutto sembrerebbe dire che non sarebbe possibile farlo.
Questo 2020 ha tutte le carte in tavola per metterci alle corde, ma abbiamo deciso di lavorare come abbiamo sempre fatto e di rincorrere il traguardo irrinunciabile di presentarci a voi nel tradizionale appuntamento di fine luglio.
Abbiamo deciso di rischiare e vi chiediamo, ancora una volta, il vostro sostegno attraverso la consueta modalità di donazioni a sostegno della Compagnia della Fortezza.
Non sarà un sostegno senza nulla in cambio, ed è qui che parte il gioco: attraverso la donazione acquisirete il diritto a partecipare alla soluzione più democratica che si potesse applicare per stabilire chi potrà assistere alle repliche di spettacolo, ovvero l’estrazione di 15 nominativi per ciascuna delle cinque repliche aperte al pubblico in calendario.
Fino alla ore 14.00 di lunedì 20 luglio sarà possibile fare richiesta di autorizzazione all’ingresso in carcere per assistere a Naturae. La vita mancata – 1° quadro, indicando anche il giorno di replica al quale si vorrebbe assistere e versando la donazione che darà diritto a partecipare all’estrazione che assegnerà i 15 ingressi.
Il 30% delle donazioni così ricevute verrà devoluto in beneficenza e impiegata per sostenere l’intervento degli scavi archeologici del recentemente scoperto Anfiteatro Romano di Porta Diana, considerato uno dei rinvenimenti più sensazionali degli ultimi decenni.
Un gesto simbolico anche questo, con il quale renderci partecipi dell’incredibile vocazione culturale millenaria di Volterra, da sempre votata al teatro quale sublime forma d’arte per ripensare l’Uomo, nonché per testimoniare l’inossidabile volontà della Compagnia della Fortezza e di chi la sostiene verso l’apertura e il creare ponti, tessere reti e instaurare mutualistici rapporti di collaborazione finalizzati ad un approccio di “sistema” che proietta la città di Volterra verso la candidatura a Capitale della Cultura Italiana per l’anno 2022.
NB: le procedure di ingresso e la permanenza in carcere avverranno nel rispetto delle misure previste dai DPCM e dalle ordinanze più recenti recanti misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, con particolare riferimento a tutte le ulteriori previsioni in materia di spettacolo dal vivo nonché specifiche indicazioni provenienti dall’autorità sanitaria territorialmente competente.