Un silenzio straordinario
liberamente ispirato al teatro di Samuel Beckett
drammaturgia e regia Armando Punzo
con Placido Calogero
musiche Andrea Salvadori
scene Alessandro Marzetti
costumi Emanuela Dall’Aglio
collaborazione artistica Pascale Piscina, Stefano Cenci, Laura Cleri, Manuela Capece, Giacomo Trinci
collaborazione alla drammaturgia Maurizio Braucci
assistente ai costumi Silvia Bertoni
organizzazione generale Cinzia de Felice
coordinamento Domenico Netti
amministrazione Isabella Brogi
direzione tecnica Carlo Gattai, Fabio Giommarelli
disegno luci Andrea Berselli
suono Marco Ribecai
produzione Carte Blanche/VolterraTeatro e Compagnia della Fortezza
con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Comune di Volterra, Regione Toscana, Provincia di Pisa, Centro di Formazione Professionale Volterra Cassa di Risparmio di Volterra, Fondazione Cassa di Risparmio di Volterra, Ministero della Giustizia Casa di Reclusione di Volterra
Krapp – Il carcere come vuoto di umanità.
«Un silenzio assordante inconcepibile pensando ad un prima e a un dopo si è stretto intorno a noi ci ha accompagnati per tutto l’inverno come infinito tempo sospeso di vita mi ha condotto per mano tra la sorpresa della scoperta e dell’abbandono delle voci chiassose come aspirate via da un destino inevitabile come il respiro inverso della natura maligna che in nulla crede mi ha fatto cercare le parole di un autore che potessero reggere e dar forma a quel gelo dell’anima che solo sa dar calore mai provato prima in quella stanza placenta della rinascita continua che è isola d’arte il teatro nel luogo che non si piega alla natura originaria e respinge come può come sa un silenzio assordante un silenzio assordante che urlava spaventoso presagio di vuoti dell’anima di quiete innaturale di buchi di vita di mura presenza sola per le stanze e i corridoi immaginati dismessi da qualunque desiderio come corpo in attesa tacito labirinto che cerca la sua origine e copre come un sottile velo l’orrore che basta un soffio a rimuoverlo senza piangere senza lamento senza rabbia senza le solite manifestazioni di quella vita venuta mancante Beckett per primo si è affacciato col suo volto che non sorride è seduto tra noi pochi e ci ha parlato e il suo silenzio assordante ha coperto ogni cosa con lui si sono presentati gli altri Beckett dei personaggi autore Krapp solo per il momento è rimasto ma l’inverno ritornerà ed altri forse resteranno.»
Bianco Spino Armando Punzo
prima rappresentazione
23, 24 luglio 2008
Carcere di Volterra